Il dissalatore dell’Elba è un’opera dannosa per il territorio, esistono alternative
Sono convinto che esistano alternative preferibili al dissalatore di Mola per garantire l’acqua all’isola d’Elba. Nel mio tour elettorale elbano mi sono fermato presso il cantiere dell’impianto in via di realizzazione nel territorio del comune di Capoliveri, nonostante le proteste della popolazione locale. Siamo stati gli unici, nella scorsa legislatura regionale, a denunciare i gravi problemi legati a quest’opera ed è incredibile che il progetto non sia stato sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale. L’impianto avrà un considerevole impatto ambientale sull’ecosistema marino dell’area in cui sarà scaricata la salamoia mista a sostanze chimiche, nel Golfo Stella, e un impatto acustico sugli alberghi, i residence e le case private vicine all’area dell’impianto. Nel corso di un incontro con il Comitato contro il dissalatore ho ribadito che è necessario risolvere i problemi idrici dell’isola ascoltando la popolazione e ottimizzando le consistenti risorse idriche del territorio, che in molti casi vanno sprecate.
I rappresentanti del Comitato contro il dissalatore mi hanno mostrato lo stato estremamente precario delle tubature dell’isola. Invece che realizzare opere sbagliate come il dissalatore credo che occorra risanare la rete idrica elbana che perde la metà dell’acqua, creare invasi, interconnettere gli acquedotti e tutelare la risorsa. In Consiglio regionale avevamo chiesto, con una mozione, di fermare il progetto e di programmare interventi di miglioramento e adeguamento dell’approvvigionamento idrico, come la realizzazione di più invasi artificiali di piccole-medie dimensioni per immagazzinare la risorsa idrica superficiale, la pianificazione di interventi d’interconnessione tra gli acquedotti esistenti e il riutilizzo delle acque reflue. Oggi esistono tecnologie industrialmente affidabili e largamente impiegate per il riutilizzo delle acque reflue dei depuratori che attualmente finiscono in mare. Si tratta di soluzioni ambientalmente compatibili ed economicamente convenienti per fornire integrazioni di acqua dolce per usi civili e, in un’ottica circolare, conterrebbero l’impatto ambientale riducendo o eliminando gli scarichi nei corpi idrici.
Faremo di tutto per fermare un’opera sbagliata e migliorare l’approvvigionamento idrico all’isola d’Elba con opere realmente utili e non dannose per il territorio.