Programma

Tommaso Fattori

Ciao,

il 20 e 21 settembre si terranno le elezioni regionali e forse non hai voglia di votare perché ti hanno raccontato di un duello a due, tra i grandi blocchi rappresentati dal candidato di Matteo Renzi, Giani, e la candidata di Matteo Salvini, Ceccardi.

Ma c’è anche un’altra sfida: c’è un noi e c’è un loro. E col tuo voto puoi scegliere da che parte stare.

Loro sono d’accordo quasi su tutto: sul maggior ruolo del privato in sanità, sulla cosiddetta “autonomia differenziata”, sulle mega-opere inutili e dannose come la nuova pista di Peretola o nuove autostrade, sugli inceneritori o sui soldi alle scuole private. Noi diciamo che un’altra scelta è possibile.

Noi vogliamo rafforzare la sanità pubblica, a partire da quella territoriale. Vogliamo la gestione pubblica di acqua, rifiuti e trasporto locale, da sottrarre alle società private cui loro hanno consentito di fare profitti dalle nostre bollette. Vogliamo la gestione pubblica delle RSA e vogliamo veicolare ogni fondo per la scuola alla messa in sicurezza delle strutture pubbliche.

Noi vogliamo una regione imprenditrice, capace di investire in nuovi settori strategici: economia circolare, innovazione e agricoltura priva di pesticidi. Destinando i fondi solo a chi garantisce la conversione ecologica delle produzioni e nuovi posti di lavoro stabili. Loro non vogliono vincoli o paletti, né contrastare le esternalizzazioni e la precarietà dilagante.

Noi vogliamo opere utili cantierabili in fretta, per dare subito lavoro e risposte ai bisogni di pendolari e comunità. Opere contro il dissesto idrogeologico, per le nostre scuole, per far manutenzione a strade e ponti, per raddoppiare i binari unici dei treni. Loro vogliono continuare a sprecare miliardi in grandi opere inutili e costosissime.

Noi vogliamo una svolta verde per la Toscana, capace di tutelare il paesaggio e la nostra salute, compromesse da un modello di sviluppo sbagliato che loro continuano a perseguire. Loro parlano “green” per poi continuare con le solite scelte tossiche.

Noi vogliamo nuove fabbriche dei materiali e perseguire la strategia rifiuti zero, abbandonando l’incenerimento. Loro continuano a parlare di termovalorizzatori e gassificatori.

Noi vogliamo un piano speciale per dare una casa popolare a chiunque ne ha bisogno e diritto, loro vogliono continuare a lasciare le persone nella giungla del mercato immobiliare privato.

Noi vogliamo un piano speciale per le aree periferiche, costiere, montane e insulari per aiutare chi vive lontano dai grandi centri urbani, con servizi pubblici capillari e di qualità, con il sostegno ad investimenti verdi. Loro continueranno a marginalizzare queste aree e a dividere la Toscana in territori di serie a e di serie b.

Noi vogliamo una vera parità di genere, attuare pienamente la legge 194, rafforzare i consultori, e abbiamo candidato donne capolista in tutti i 13 collegi della Toscana. Loro si sono attardati nelle solite spartizioni di partito che privilegiano gli uomini. E loro vogliono finanziare con soldi pubblici associazioni antiabortiste come il Forum delle famiglie.

Noi vogliamo garantire al massimo grado la vita indipendente di chi è disabile, finanziando progetti specifici. Loro vogliono affidarne il destino a istituti privati d’area politica.

Noi vogliamo una Toscana pacifista, libera da armi e basi militari. Loro vogliono che il traffico di armamenti continui indisturbato nei nostri porti e hanno salutato con favore il potenziamento della base di Camp Darby.

Noi vogliamo una democrazia partecipativa e un governo collegiale, dove le scelte siano maturate dal basso e con consapevolezza. Loro vogliono essere eletti e poi scegliere per te.

Noi vogliamo trasparenza, moralità ed eticità in politica, eliminare i privilegi e favorire partecipazione e leggi di iniziativa popolare. Loro vogliono tenersi i troppi soldi per sé e alimentare un sistema clientelare.

Noi vogliamo tagliare gli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali ma non vogliamo tagliarne il numero! Non vogliamo tagliare la democrazia né vogliamo ridurre la rappresentanza in Parlamento di territori già marginalizzati e sottorappresentati. Per questo siamo l’unica forza politica oggi presente in Consiglio regionale che si è schierata apertamente per il NO al referendum del 20-21 settembre.

La nostra è una storia limpida e coerente, e possiamo andarne a testa alta. Abbiamo fatto in questi anni un’opposizione sempre propositiva ma adesso vogliamo governare la regione per compiere finalmente la svolta verde e di giustizia sociale necessaria per il nostro futuro!

Il 20 e 21 settembre “un’altra scelta è possibile”: per i beni comuni, per la ricchezza collettiva, per una Toscana felice!

Vai a votare! E se questo che ti ho riassunto è anche il tuo programma, scegli noi.

TOMMASO FATTORI, candidato presidente della regione per Toscana a Sinistra

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